Progetto Erasmus:
l'accoglienza delle studentesse finlandesi
I primi di aprile l'Accademia di Formazione e Cultura Cinofila Dobredog è stata contattata da Luisella Trameri, rappresentante dell'Associazione di Promozione Sociale Orecchie Lunghe e Passi Lenti.
Lo scopo dei rapporti con Luisella era di partecipare al progetto Erasmus mobilità K1, volto all'accoglienza di 4 giovani studentesse della prestigiosa scuola finlandese Poke.
L'obbiettivo del progetto Erasmus al quale hanno aderito Helmiina, Irene, Taija e Noora era:
- di crescita e miglioramento delle competenze professionali, personali e interpersonali
- di sviluppo del senso di iniziativa, della capacità di comunicare in modo costruttivo in contesti e ambienti diversi da quello di provenienza
- di conoscere da vicino il lavoro e le attività che abbracciassero l'Associazione Green Care Finland ry per un confronto e uno studio sui progetti simili all'estero, al fine di favorire uno scambio culturale e lo sviluppo di nuove idee.
Questo periodo, per quanto breve, è stato pieno di spunti di riflessione per tutti noi. A prescindere da questo progetto in sé, l'attività di ERASMUS rimane valida se fatta con la consapevolezza del valore delle diversità e la volontà di un confronto positivo volto al miglioramento reciproco.
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La Promozione del Benessere Psicofisico e Sociale della Persona
L'Associazione Finlandese GREEN CARE vuole sottolineare il diritto delle persone con disabilità fisiche o mentali alla natura, all'esercizio fisico e alle relazioni sociali.
Al tal fine, coordina, sviluppa e promuove diverse strategie terapeutiche che includono le terapie assistite da animali e terapie orticolturali, ma più in generale qualsiasi utilizzo consapevole e sostenibile della natura per supportare il benessere psicofisico e sociale delle persone.
Il fatto interessante della Green Care Finland ry è che non rivolge i suoi servizi solo a disabili motori o cognitivi, minoranze etniche o gruppi vulnerabili, ma a tutta la popolazione.
Altrove nel mondo anche termini come Farming dor Health, Social Farming e Care Farm sono usati per descrivere attività e progetti simili, e sempre di più si stanno diffondendo per i benefici sulla qualità della vita che apportano.
La conoscenza e i primi Giorni al campo
Al fine di intraprendere un percorso consapevole abbiamo scelto di effettuare un primo incontro conoscitivo con Luisella e le due ragazze interessate alle attività del Centro Cinofilo, Helmiina e Irene.
Il pomeriggio dell'8 aprile ci siamo trovati al nostro campo per confrontarci e per presentare alle ragazze alcune delle nostre attività, in particolare il progetto del DopoScuola che si stava quel giorno svolgendo dalle 14.30 alle 18.30.
Le ragazze si sono dimostrate fin da subito molto interessate alle attività con i cani e i bambini, alla conoscenza e allo sviluppo di un corretto approccio con i primi.
Entrambe timide e riservate, abbiamo fatto un po' di iniziale fatica nella comunicazione, avendo loro una scarsa conoscenza della lingua inglese, tuttavia con pazienza e il supporto della tecnologia abbiamo trovato un modo efficacie di comunicare.
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Avere le ragazze in campo è stata una grandissima finte di arricchimento: i ritmi di vita, la dedizione al lavoro, l'attenzione agli sprechi e soprattutto il rapporto con l'animale si sono rivelati fin da subito essere molto differenti.
Gli stessi bambini del doposcuola erano molto curiosi di imparare usi e costumi diversi dai loro, spesso troppo stupiti dalla possibilità dell'esistenza di una diversità così marcata.
Grazie a loro e alle attività ludiche e ricreative svolte insieme siamo riusciti ad ampliare non solo l'elasticità mentale dei bambini, ma anche quella di noi istruttori del Centro Cinofilo Dobredog.
Basti pensare che lì, nella lontana Finlandia, il cane è rispettato da tutti, i ragazzi con difficoltà sociali e di ambientazione girano per le scuole accompagnati dai loro fidati amici a 4 zampe, saldi punti di riferimento che consentono loro di sentirsi sicuri e acquisire maggior autonomia nelle attività quotidiane.
Una ragazza finlandese in una presentazione racconta:“I'm a little scared to talk with unfamiliar people; when I’m with some kind of pet or animal I can pretty easily talk to strangers because that animal relieves most of my fear”.
Traduzione ["sono un po' spaventata quando parlo con persone che non conosco; quando sono in presenza di un qualsiasi tipo di animale riesco a esprimermi con più facilità perchè quell'animale allevia la maggior parte delle mie paure.]
Un'altra ragazza invece soffre di PTSD, ovvero di disturbo post traumatico, e racconta di come la sua vita fosse “dark and black” (scura e nera) e di come dopo l'arrivo di Lilla, una piccola canina, si sia invece “...so colorfull and I learn more animals, nature, myself and so much more what is be with dog how helps you.” (così colorata, e io ho imparato molto sugli animali, sulla natura, su me stessa e su cosa molto altro ancora i cani possono aiutarci).
Irene ed Helmiina hanno partecipato anche alle nostre Classi di Comunicazione, attività dove viene osservato principalmente come il cane si comporta nel suo ambiente naturale, dove socializzazione e benessere di tutti sono l’obiettivo condiviso.
Hanno quindi potuto osservare i cani comunicare tra di loro in completa libertà, ascoltare le indicazione degli istruttori riguardo a ciò che stava accadendo nelle interazioni, individuare i segnali della comunicazione non verbale di ogni soggetto, dal brachicefalo al dolicocefalo, e individuarne le differenze.
Al fine di un corretto approccio e di una corretta relazione con il proprio cane infatti, a maggior ragione se impiegato nelle attività assistite, c'è sicuramente lo studio e la comprensione dei segnali comunicativi che manda a noi e all'ambiente, al fine di tutelarlo dallo stress e di soddisfarlo in quelle che sono le sue necessità.
Le ragazze hanno lasciaro il nostro centro cinofilo l'8 maggio, dopo l'ultima giornata insieme ai bimbi del Doposcuola, per poi ripartire per la Finlandia qualche giorno dopo.