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Progetto sperimentale – Affacciamoci sul mondo con Bia
Ed è in particolare su Alberto che ha la sindrome di West (che si evolve in autismo) che avevo intenzione di fare alcune attività ludiche per stimolare la comunicazione verbale e l’attenzione e la manualità.
Conoscendo bene il bambino e la mia cagnolona mi sono permessa di fare un progetto sperimentale sull’autismo che ho svolto e ho documentato con la piena fiducia, collaborazione ed entusiasmo dei genitori del ragazzo.
Il metodo che userò per stimolare il ragazzo quindi, sarà:
- Attraverso la condivisione di uno spazio piacevole per entrambi (Bia e Alberto)
- Attraverso la stimolazione tattile con carezze nei confronti del cane
- Attraverso il contatto con il muso del cane: Alberto dovrà dare bocconi saporiti a Bia
- Alberto dovrà tenere, anche da seduto, il guinzaglio, che è comunque un filo che lega empaticamente al cane e che facilita la relazione
- Guidarlo nel: lo spazzolamento, lancio della pallina, la condotta al doppio guinzaglio attraverso percorsi.
Bia è stata al gioco prendendo quello che gli veniva portato alla bocca, accettando e assaggiando. Questo gesto ha catturato tantissimo Alberto che arrivava ad osservare con attenzione fino al momento in cui Bia accettava, poi lui rideva, manifestava la sua eccitazione con movimenti stereotipati e correva soddisfatto a raccogliere altra erba o sassetti che Bia accettava nuovamente; finché non chiedevo ad Alberto di prendere la ciotola e riempirla d’acqua per smorzare questa fase ripetitiva che doveva comunque avere una conclusione positiva sia per il cane che per il bimbo, evitando di creare una nuova stereotipia.
Si è pienamente realizzata una attività di Pet Therapy, rilassante e soddisfacente per tutti.
Gli obbiettivi pur non essendo obbligatori, ma sperimentali e facoltativi si sono rivelati funzionali, adatti al contesto, e al bambino. Adesso Alberto porta a passeggio il cagnolino di casa e prima degli interventi non lo aveva neanche mai guardato.