C’è chi la bellezza la cerca nell’astratto, io e Dea la ritroviamo ogni volta che andiamo in reparto, nel silenzioso regno della Pediatria. Nei piccoli gesti, negli eventi imprevedibili…un bambino affetto da una patologia rara che con un semplice biscotto per Dea sviluppa la percezione tattile... o una bambina affetta da un disturbo della condotta alimentare che nonostante la crisi di panico dà il permesso a Dea di sdraiarsi silenziosamente accanto a lei, attenuando pian piano il momento acuto.
Tutto questo è anche grazie al lavoro di squadra che si crea con il personale del reparto, infatti prima di iniziare gli interventi, oltre alle pratiche burocratiche, è prassi riunirsi in un breafing con il personale medico ed infermieristico per centrare i punti chiave per ogni bambino, a seconda dell’età, della patologia...
E accade proprio che, durante ogni intervento, come ci insegna un famoso scrittore, i piccoli pazienti ci mostrano l’importanza dei dettagli (in una carezza, in una passeggiata...) e quanto è importante riscoprire il bambino interiore che è in noi.
È in questo che io e Dea troviamo la bellezza.
Chiara Richichi