Domenica scorsa, con i laboratori di comunicazione, si sono concluse le giornate di campo del corso Istruttori Cinofili di I livello e le ore condivise con i corsisti ed i loro cani si sono offerte, ancora una volta, quale imprescindibile fonte di riflessione.
I weekend di formazione come questi, le domeniche dedicate alle Classi di Comunicazione e, addirittura, i pomeriggi impiegati nella manutenzione del campo rappresentano preziose occasioni di aggregazione, di condivisione, di arricchimento personale e di maturazione, sia umana che professionale.
Durante tali “full immersion” sensoriali, emozionali ed esperienziali ciascuno di noi (corsisti, clienti, istruttori e cani) è sottoposto a miriadi di stimoli che la mente fotografa ed incamera senza però averne, nell’immediato, piena coscienza. Tuttavia, nelle ore e nei giorni successivi, i semi gettati dalle esperienze vissute germogliano, un fermento incontenibile dona colori e sapori nuovi alla routine quotidiana e, spesso, succede di tornare a percepire “sulla propria pelle” le sensazioni avvertite in campo e le emozioni cui esse si sono accompagnate. Stavolta, però, la mente elabora tutto con maggiore chiarezza, un flusso di sentimenti si trasferisce al cuore e qui prende dimora…si acquisisce consapevolezza di essere cresciuti, di aver abbattuto i muri del pregiudizio e dei luoghi comuni che ci impedivano di guardare dentro lo sguardo del proprio cane, di un amico o di un collega…ci si rende conto che i margini di miglioramento sono sconfinati, se lo si desidera, e che senza tutto ciò che ci ha regalato quel weekend o quella giornata di campo adesso saremmo, probabilmente, più riposati ma, certamente, meno amanti della vita e del meraviglioso mondo sul quale soltanto i nostri cani sono capaci di farci aprire gli occhi.