Sabato 13 Giugno 2015: un giorno in cui i ragazzi del corso Istruttori Cinofili I livello hanno messo alla prova se stessi, nel quale hanno affrontato l'esame che definisce le competenze acquisite durante gli ultimi mesi. Non è stato facile ma, d'altronde, come sappiamo, il mondo del cane è di una vastità incredibile e ce ne siamo resi conto fin dal primo giorno di corso...
La teoria è tanta e c'è da studiare, ma determina le basi per la pratica in campo…ore passate insieme a confrontarci, osservare, provare e riprovare, ascoltarci ed imparare ad ascoltare. Con Irene ho avuto il piacere di seguire gli studenti durante le giornate di campo, giornate intense, dove tutti arrivavamo alla sera stanchi ma che ci facevano pensare alle cose accadute anche il giorno dopo!
Le particolarità dei cani presenti ci hanno insegnato a calibrarci su ciascuno di loro per rispettarne i bisogni. Ad esempio il pastore maremmano Axel, il gigante buono che vuole bene al mondo e che con i suoi tempi di lavoro...non vuole noie! La velocissima Lea, jack russel già avviata all'agility. La dolce Brava, un turbine di coccole! La storia a lieto fine di Shooter tornato a sorridere al mondo dopo essere stato tolto da una brutta situazione. Sole che ha superato i suoi problemi con l’automobile. Zara “tu mi dici quello che devo fare e io lo faccio!”. Martina, bulldog francese, lavoratrice instancabile. Ed infine Thor, cucciolo di rottweiler alla scoperta del mondo.
Oltre ai cani ringrazio tutti i ragazzi che, con le loro storie uniche, ci hanno lasciato qualcosa dentro, da portare con noi custodendolo gelosamente.
I miei ulteriori ringraziamenti vanno a Francesco Fabbri, senza il quale tutto questo non sarebbe esistito, ad Alessandro Vestri, pozzo di conoscenza dal quale attingere e prendere esempio, e alla mia inseparabile collega Irene Sbrana alla quale voglio un mondo di bene, e che con Lisa, il suo lupo cecoslovacco, si sono dimostrate lavoratrici instancabili e pazienti.
Che dire…la fine di un corso non può che essere l'inizio di una visione del mondo diversa, perché i cani ci chiedono di guardare oltre i limiti che ci eravamo imposti, oltre i pregiudizi, oltre il nostro povero “essere umani”, capendo quindi che non ci resta che essere un po' più cani.
Buona fortuna ragazzi!
Matteo Marini.