Come far calmare il cane

Istruttrice cinofila del Centro Cinofilo Dobredog con un cane Levriero durante le classi di lavoro

Cosa significa per un cane NON essere calmo?

Il mio cane è agitato! Il mio cane è iperattivo! Il mio cane distrugge tutto!

Quando incontra un altro cane al guinzaglio impazzisce!

Quante volte avete ripetuto queste frasi? Quante volte avete pensato che il vostro cane avesse un "problema", che fosse iperattivo, che fosse dispettoso, che non vi ascoltasse?

Molto più semplicemente magari il vostro cane  sta comunicando uno stato di agitazione, o meglio, di alterazione emotiva, uno stato di stress, un bisogno, una necessità, un timore; magari sta cercando di ottenere la vostra attenzione, o piuttosto è distratto o attratto da qualcosa. Alcune volte ovviamente può accadere che siano presenti delle patologie del comportamento, ma questa è solamente una minima percentuale; la maggior parte delle volte invece si tratta di comprendere il vostro cane (ovviamente nessuno sta dicendo che sia semplice!) e acquisire gli strumenti per aiutare il vostro a cane a tornare in uno stato emotivo rilassato.

Molti possono essere i fattori che portano un cane ad uscire dallo stato di calma, può essere attivato da uno stimolo esterno (un altro cane, un essere umano, uno stimolo uditivo, olfattivo, visivo), oppure può essere una risposta ad un effettiva necessità (ad esempio un cane può sfogare la sua energia su oggetti, nel caso in cui abbia una effettiva necessità di fare attività fisica), oppure un evento stressante. Insomma le motivazioni e gli agenti che possono contribuire a "fargli perdere la calma" sono molte.

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E invece cosa succede ad un cane quando è calmo?

In cinofilia da alcuni anni vengono utilizzati due termini, presi da studi psicologici relativi al genere umano. Uno di questi termini è omeostasi emozionale, questo termine è ciò che sta ad indicare uno stato emotivo in cui il cane si trova in uno stato di calma, in cui il suo equilibrio emotivo non ha degli sbalzi, dei picchi eccitatori ma bensì riesce ad rimanere in tale equilibrio anche di fronte a stimoli esterni distrattivi.

Quando invece ci sono delle alterazioni di questo equilibrio emozionale si parla di arousal, un cane con un arousal medio sarà, con ogni probabilità un cane per lo più rilassato, che non si attiva facilmente in conseguenza a stimoli esterni; un cane che molto probabilmente può vivere con più facilmente nella Società moderna, poichè potrà seguire il proprietario al bar, o in contesti urbani  e verrà spesso giudicato come un cane "buono". Questo ovviamente in un visione prettamente antropomorfa. Quello che poi sarebbe più "normale" per la specie canina non stiamo qui a considerarlo.

Di sicuro un cane "calmo" rende di conseguenza calmo anche il suo proprietario e spesso è proprio questo che noi istruttori cinofili facciamo, diamo più consapevolezza al proprietario, quindi maggiore confidenza e questo ha effetti positivi sul loro stato d'animo e di conseguenza anche su quello del cane.

Cosa si può fare per "abituare" un cane alla calma?

Ovviamente il discorso sarebbe molto lungo e complesso, in quanto come diciamo sempre, ogni binomio è una storia a sè, ogni cane, unito al suo umano, sono un'entità unica e irripetibile; quindi è sempre importante tenere a mente questo fattore. Detto questo ci sono una serie di cose che possiamo fare. Innanzitutto è bene avere alcune regole ferree e intoccabili:

  • il cane deve fare un'adeguata attività fisica, deve poter camminare e correre almeno 1 ora al giorno (ci sono cani che hanno bisogno di farlo almeno per 3 ore!!), deve poter utilizzare il naso e svolgere attività insieme al proprietario.
  • ricordarsi sempre che il cane NON FA I DISPETTI, questa è un'idea prettamente umanoide. Il cane ha mangiato il bracciolo del divano? chiediamoci perchè, ci sta comunicando qualcosa e molto probabilmente c'è stata qualche mancanza da parte nostra.
  • Ogni cane ha le sue caratteristiche genetiche di razza e personali. Quindi se scegliamo di adottare un pastore border collie di 2  mesi, dobbiamo essere consapevoli e disposti ad assecondare le sue necessità di razza, è un cane da lavoro, nella maggior parte dei casi un  pastore instancabile e non un cane da divano; e il termine iperattivo è corretto solamente se c'è stata una valutazione di un medico veterinario comportamentista che ha diagnosticato questo disordine del comportamento.

Fatta questa premessa, in base agli stimoli che scatenano un'attivazione emozionale importante e quindi una conseguente eccitazione; si può lavorare sugli AUTOCONTROLLI, si tratta di esercizi apparentemente molto semplici in cui diamo gli strumenti al cane per imparare a calmarsi, imparare a trovare con le proprie forze la strategia più corretta per arrivare ad una risorsa, e ovviamente quella strategia è la calma!!

La ripetizione sistematica e ripetuta di certi esercizi, aiuta il cane a modulare il suo arousal, ad abbassarlo nello specifico, e a far si che quelle alterazioni che prima erano così immediate e eccessive piano piano siano più ritardate nel tempo e magari più contenute.

Inoltre un'altro aspetto da allenare con costanza è l'attenzione del cane e quindi lo sguardo, dare un'alternativa al cane può aiutarlo a spostare la sua attenzione da quello stimolo distrattivo a qualcos'altro: IL SUO UMANO PREFERITO!

Quindi si può lavorare in questo senso, insegnando al cane a rivolgersi molto più spesso al suo proprietario che ovviamente dovrà a sua volta dimostrarsi calmo e rilassato!

Cane di piccola taglia durante le classi di lavoro del Centro Cinofilo Dobredog.

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Far calmare il cane o il proprietario?!!

Questo è un'aspetto fondamentale nel mio lavoro, molto spesso si tratta di lavorare sugli autocontrolli dell'umano e di conseguenza su quelli del cane.

Dare gli strumenti al proprietario per conoscere il proprio corpo e quindi la propria comunicazione non verbale, dargli gli strumenti per utilizzare meglio il guinzaglio, fargli notare alcuni aspetti che prima non aveva notato e magari erano fondamentali nella comunicazione con il suo cane.

Tutte queste cose possono aumentare la sicurezza del proprietario e creare un circolo virtuoso che si ripercuote positivamente anche sul cane.

Quindi più esercizi "zen" per tutti...i  proprietari!!

Francesca Adduci, Istruttrice Cinofila Centro Cinofilo Dobredog Pisa

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