Bambini e Cani
Mondi paralleli
Va così per i bambini, va così per i cani
Loro non si sforzano di trovare quello che non possediamo. Ci confortano se non siamo all'altezza. Spesso si preoccupano per noi. Ecco dove il mondo del bambino incontra quello del cane. Ecco il motivo per cui mi aspetto che ogni Educatore Cinofilo e soprattutto Operatore di Interventi Assistiti ( ex pet Therapy ), abbia ben presente che saper essere è importante quanto saper fare. La ricerca del risultato spesso, ci porta a smarrire la bellezza del tempo che viviamo, perdendo spesso quello che di buono accade nel momento in cui lo viviamo. A tal proposito riporto la testimonianza di Chiara Richichi, che da due anni a questa parte incontra i bambini del reparto di Pediatria dell'Ospedale Santa Chiara di Pisa insieme a Dea, splendido Rottweiler:
Testimonianza di Chiara Richichi
C’è chi la bellezza la cerca nell’astratto, io e Dea la ritroviamo ogni volta che andiamo in reparto, nel silenzioso regno della Pediatria. Nei piccoli gesti, negli eventi imprevedibili… un bambino affetto da una patologia rara che con un semplice biscotto per Dea sviluppa la percezione tattile... o una bambina affetta da un disturbo della condotta alimentare che nonostante la crisi di panico dà il permesso a Dea di sdraiarsi silenziosamente accanto a lei, attenuando pian piano il momento acuto.
Tutto questo è anche grazie al lavoro di squadra che si crea con il personale del reparto, infatti prima di iniziare gli interventi, oltre alle pratiche burocratiche, è prassi riunirsi in un breafing con il personale medico ed infermieristico per centrare i punti chiave per ogni bambino, a seconda dell’età, della patologia... E accade proprio che, durante ogni intervento, come ci insegna un famoso scrittore, i piccoli pazienti ci mostrano l’importanza dei dettagli (in una carezza, in una passeggiata...) e quanto è importante riscoprire il bambino interiore che è in noi.
È in questo che io e Dea troviamo la bellezza.
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Saper cogliere l'attimo
Come spiega Temple Grandin, è bene concentrarsi su quello che un bambino può fare e non su quello che non può fare. Parole vere, parole giuste, parole che non possiamo che condividere.
Nel mio approccio non mi pongo mai obiettivi specifici, ne con i cani, ne con i bambini. Mi piace più pensare che siamo su una barca e seguiamo una rotta, ma se andare a motore, a remi, a vela, lo decidiamo sul momento. Ci sono giorni in cui i bambini si sento più capitani che marinai, ed altri dove vorrebbero solo sentire il vento sulla pelle. Come i cani, ci sono mari che non vorrebbero navigare ed altri da cui non verrebbero mai via. Ecco perchè è fondamentale oltre che necessaria l'esperienza. Perchè ti fa vivere molte situazioni, ti fornisce molte carte da giocare e forse qualche coniglio dentro il cappello. Una cosa mi preme sottolineare, che c'è differenza tra improvvisare e saper cosa fare, ed è la stessa differenza che passa tra un professionista e un folle.
Spesso complichiamo la nostra vita complicando quella degli altri, ed è per questo che nelle relazioni di aiuto, sia lavorando con un cane, che con un bambino, è quantomai necessario possedere cuore aperto, capacità di ascolto, e occhi attenti. Sarà una banalità, ma una volta un'amica mi disse " a volte basta solo essere realmente presenti per aiutare una persona". Le ritengo parole importanti, parole dalle quali partire.
Ricordiamolo bene .... Loro non si sforzano di trovare quello che non possediamo. Ci confortano se non siamo all'altezza. Spesso si preoccupano per noi. Non va così per i grandi, quelli che credono di sapere tutto, quelli che hanno sempre la risposta a tutto.
C'è un mondo migliore là fuori, migliore di quanto crediamo, migliore di quanto pensiamo. Migliore perché possiamo ogni giorno essere migliori di chi eravamo ieri.