I migliori amici dell’uomo portano un sorriso – e una speranza – ai piccoli pazienti di pediatria. All’ospedale Santa Chiara di Pisa è partito un progetto di pet therapy a supporto dei percorsi sanitari a cui sono sottoposti i bambini ricoverati nel reparto di pediatria. Da alcune settimane, cinque volontari dell’associazione DobreDog (che è il centro cinofilo di formazione di riferimento per il settore cinofilia di Opes-Coni) sono entrati nelle corsie del reparto, svolgendo incontri con i bambini e i loro genitori. Valentino, un border collie di otto anni formato appositamente per svolgere attività di pet therapy, ha “stravolto” in positivo le giornate dei bambini in cura in ospedale. Accompagnato dai volontari dell’associazione, è stato accolto tra tantissima curiosità e molti sorrisi regalando minuti di gioia e spensieratezza ai piccoli ricoverati. Quella iniziata al Santa Chiara è un’attività a supporto degli studi che una studentessa di infermieristica sta portando avanti sui benefici della pet therapy sui bambini, che si presenta come una co-terapia basata sull’interazione tra uomo e animale che va ad affiancare ed integrare il percorso di terapie cliniche. Il cane si presenta quindi come un supporto che affianca il bambino-paziente nelle varie fasi delle cure svolte, lavorando in particolare sulle dinamiche relazionali. «L’auspicio – sottolinea Francesco Fabbri, presidente di DobreDog e responsabile nazionale del settore cinofilia di Opes-Coni – è di trasformare questa esperienza in un progetto stabile, portando più cani e più volontari nel reparto». L’associazione svolge questo tipo di attività in molti ospedali della Toscana, sviluppando anche progetti nelle scuole, nelleRESIDENZE PER ANZIANI e nelle strutture che accolgono pazienti psichiatrici. Inoltre, organizzano attività di formazione (sono oltre settanta gli operatori appositamente istruiti negli ultimi anni); l’obiettivo è quello di creare un progetto stabile anche per i nosocomi pisani. «L’esperienza svolta si è dimostrata estremamente positiva – conclude il presidente Fabbri –. Ci saranno sicuramente altri incontri nell’ambito di questo progetto, ma l’obiettivo è di rendere stabile questa esperienza perché può contribuire a trasformare l’ospedale in un ambiente più accogliente, soprattutto in presenza di pazienti in età evolutiva». Danilo Renzullo http://m.iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2015/10/26/news/valentino-porta-sorrisi-tra-i-bimbi-di-pediatria-1.12335585