Fedeltà del cane è nel suo DNA ?

Ogni Educatore Cinofilo sa che il rapporto tra Uomo e Cane, spesso definito fuori dall’ambito cinofilo come fedeltà, rappresenta in realtà la condivisione di tratti sociali che contraddistinguono sia il comportamento dei cani che quello degli uomini. Queste due specie così diverse tra loro condividono quindi dei comportamenti con caratteristiche simili. La domanda perciò potrebbe essere: esiste una base genetica che possa condividere questi aspetti?
Ho trovato un articolo interessante della Princeton University, pubblicato su Science Advances riguardo a uno studio del Dna di diciotto cani di razze diverse e di dieci lupi. Premetto che non sono molto esperto in genetica, ma interessante è la riflessione su come lo studio abbia messo in evidenza la differenza tra queste due specie. Come riportato dal testo: <<È localizzata a livello del cromosoma 6, in una regione che nei cani mostra diversi riarrangiamenti di sequenza che spengono l’espressione di alcuni geni; queste variazioni non sono invece presenti nei lupi.>>
Questa ricerca ci riconduce ad un altro studio che evidenzia quanto, la “sindrome di Williams Beuren ( rara malattia umana ), sia causata proprio da una problematica della stessa regione cromosomale nel Dna dell’uomo. Una delle caratteristiche di questa sindrome porta proprio all’alterazione del comportamento sociale.
Possiamo così dedurne che il nostro Dna e quello dei cani possiede forse un’area genetica la cui inattivazione influenza la socialità; questo deve ricordarci che è indubbio quanto la selezione dell’uomo abbia portato alla conseguente selezione di queste caratteristiche del cane.
Per svolgere la professione di Istruttore Cinofilo è necessario formarsi continuamente e non dimenticare quanto sia importante tenere conto che i comportamenti sono specifici e caratteristici per ogni razza, come doveroso è operare una scelta attenta della razza specifica quando il cane che prendiamo sarà, oltre che compagno della nostra vita, impiegato in attività sociali come pet therapy; cane da assistenza per disabili; cane da soccorso; cane da ricerca in superficie e molte altre ancora.
Sono certo che il tempo e la ricerca apriranno le porte a molti interrogativi per i quali stiamo ancora studiando le motivazioni; c’è di fatto però che il rapporto tra uomo e cane terrà con sé quella magia che la scienza non potrà mai spiegare.
Francesco Fabbri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *